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Cosa vedere nel Nord Sardegna: Olbia | 4a parte

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Arriviamo alla quarta parte del nostro “bignamino” sulle cose da fare e vedere nel Nord Sardegna! Mentre nel precedente articolo abbiamo parlato di storia della Sardegna dal periodo nuragico fino al medioevo, in questo articolo parleremo di storia contemporanea e nello specifico di Olbia, la porta di ingresso del Nord Sardegna.

Olbia è un vivace centro turistico ed economico del Nord Sardegna popolato da circa 60000 persone, numero cresciuto notevolmente tra il 1964 e il 1981 tanto da far diventare Olbia il quarto comune della Sardegna per numero di abitanti.

Da sempre stata porto “felice” (non per niente Olbia deriva dal greco ολβιος ossia felice, prospero) per gli abitanti e per i vari conquistatori, Olbia ha visto scorrere diversi periodi: dal fenicio al romano in cui divenne centro commerciale ma anche un’importante base navale militare; dal vandalico-bizantino al periodo giudicale e catalano-aragonese; dal periodo sabaudo fino ai giorni nostri.

Le testimonianze dei suddetti periodi sono le principali attrazioni da visitare ad Olbia.

Si parte con la Basilica di San Simplicio, di età romanica e costruita in onore del martire di cui porta il nome per proseguire con la chiesa di San Paolo tutta in stile barocco con alto campanile e cupola maiolicata. Per quanto riguarda le architetture civili più caratteristiche da menzionare sicuramente il palazzo colonna (sede del comune di Olbia) e villa Clorinda oggi adibita a scuola paritaria diretta dalle suore vincenziane.

Se invece si è interessati più all’archeologiaOlbia offre direttamente in città la possibilità di visitare la Necropoli punico-romana con rampa d’accesso al tempio di Cerere sotto la basilica di San Simplicio, le Mura puniche di via Torino, i resti dell’acquedotto romano (località Sa Rughittula, via Canova, via Nanni), i resti del foro romano nei pressi del Comune oppure il museo archeologico navale mentre fuori città è possibile raggiungere diverse aree archeologiche di età nuragica come (tra le tante) il nuraghe Riu Mulinu a Cabu Abbas, il pozzo sacro di Sa Testa e le tombe dei giganti sotto il castello medievale di Pedres.

Dal punto di vista naturalistico invece vi è la possibilità di visitare il parco fluviale del Padrongianus (con percorsi da fare a piedi, birdwatching, escursioni in canoa), il parco cittadino Fausto Noce, l’area marina protetta di Tavolara (in barca) o le spiagge bellissime (sabbia bianca fine e mare cristallino) del litorale Olbiese dalla famosa Pittulongu (la spiaggia degli Olbiesi) fino a Bados.

Per chi invece ama la sera sicuramente da provare la tipica passeggiata al centro in via corso Umberto con bancarelle di vario genere ed eventi ogni sera, negozi aperti e tanto altro oppure un giro nella famosa Porto Rotondo, meta favorita dagli amanti del jet set internazionale.