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Cosa vedere nel Nord Sardegna 3a parte

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Eccoci alla terza parte del nostro piccolo vademecum sulle cose da fare e vedere nel Nord Sardegna!
Nel precedente articolo abbiamo parlato di oasi incantate come il parco naturalistico di Usinavà, lagune con abitanti speciali come i fenicotteri rosa e calette famose come quella dei Sassi piatti a Cala Girgolu.
  
In questo articolo invece ci occuperemo di storia della Sardegna per tutti gli amanti della cultura della nostra terra.
Inizieremo con i siti archeologici di età nuragica più vicini al nostro residence e tutti dislocati nei pressi di Olbia (a 20 minuti dal nostro residence sul mare di porto taverna “Lu Nibareddu”) e Arzachena (a 40 minuti) per poi arrivare al 450 d.c con i romani e le loro navi e terminare con il medioevo e i castelli di Pedres a Loiri Porto San Paolo e Della Fava a Posada. 
  
A 20 minuti dal nostro residence troviamo il primo sito archeologico ossia le tombe dei giganti “su monte e S’ape” presenti in formato più grande anche ad Arzachena. Le tombe risalgono all’età nuragica ossia dal 1700 a.c. al II secolo a.c. e sono delle vere e proprie tombe collettive di forma absidale edificate con monoliti di pietra conficcati sul terreno. Alcune fonti dicono che le tombe dei giganti siano dei veri e propri punti di alto livello di elettromagnetismo.

  
Oltre il sito di Olbia sono degne di nota perché in ottimo stato di conservazione le tombe di “Coddu Ecchjiu” di Arzachena insieme ai siti archeologici Nuraghe Albucciu e il tempio di Malchittu sempre ad Arzachena e il nuraghe di Cabu Abbas invece Olbia. I nuraghi sono delle costruzioni in pietra dislocati in tutta la Sardegna i cui usi furono ipoteticamente militari, civili oppure funerari. I tempi invece come quello prima detto avevano ovviamente uno scopo religioso e veniva costruito di solito adiacenti a tombe e nuraghi. Un altro sito sempre di età nuragica è invece il pozzo sacro di Sa Testa a Olbia usato per funzioni religiose votivo-purificatrici.
  
Sempre a 20 minuti dal nostro aparthotel troviamo il Museo Archeologico di Olbia e le navi risalenti al 450 d.c. Il museo, di recentissima costruzione e particolare perché a forma di nave, consta di diverse sale su 2 piani attraverso le quali si viaggia nella Olbia Antica, dalla preistoria al XIX secolo, con particolare riferimento alle fasi fenicia, greca, punica e romana dell’area urbana e portuale. Di grande interesse ovviamente sono i relitti romani e medievali conservati in formato originale nella sala principale del museo.
  
Infine parliamo dei castelli di Pedres a Olbia e della Fava a Posada a 15 minuti dal nostro hotel.
Il primo, risalente al medioevo sardo, fu un vero e proprio forte utilizzato dai visconti prima e successivamente dai Pisani per far fronte all’attacco da parte degli Aragonesi. Si trova su di una collina da cui si può ammirare tutto il golfo di Olbia, bellissimo panorama al tramonto. Il castello della Fava invece sorge a Posada, paese quasi costantemente in una difficile situazione di terra di confine, al limite meridionale del giudicato di Gallura (di cui era una curatoria) ed a quello superiore del giudicato di Arborea. Ecco la costruzione del castello in cima alla collina con intorno il centro abitato e le sue cinte murarie. Sito molto ben conservato, da visitare.